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Punto di sosta nel corso delle processioni, presidio contro le pestilenze, ma anche e sopratutto luogo per le sepolture, questa chiesa sorge in un'area di grande interesse paesaggistico la cui visuale spazia fino al litorale adriatico. Nel XVIII secolo la pieve di Santa Maria di Castro, situata in Piazza Castello e fino ad allora sfruttata come cimitero, stava esaurendo lo spazio alle inumazioni. Di conseguenza, e in osservanza di un decreto cardinalizio, nel 1770 il comune di Moresco ordinò la costruzione del tempietto per accogliere i defunti della comunità. L'edificio svolse la sua funzione per un secolo. Restaurata di recente, oggi presenta forme semplici e lineari: la facciata, culminante in un timpano triangolare forato da un oculo, è dotata di lesene angolari e di tre aperture mistilinee. L'interno conserva un altare e pochi squarci dell'affresco che decorava la parete dell'abside.

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