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Nel 975 l'influenza dell'ordine Farfense si fece predominante su tutto il territorio di Force, e in questo periodo vennero fondati due monasteri Benedettini, ovvero quello di San Paolo (all'interno delle mura del paese) e l'altro di San Salvatore (presso il vicino fiume Aso).
Il priore Farfense di San Paolo fu il responsabile del sito fino a quando i frati benedettini lasciarono il posto ai preti diocesani il 12 settembre del 1629, data che segnò il passaggio dalla prioria in colleggiata.
Della costruzione più antica si è conservato solo l'abside romanico, mentre gli interni sono del XVII secolo, ritoccati più volte nei corso dei secoli.
Sono presenti anche due affreschi; il primo risalente alla seconda metà del 1400 e raffigurante tre santi, mentre il secondo, con chiare influenze raffaellesche, è datato "MDLVIII" (1558) e raffigura una Madonna con un gruppo di fedeli oranti.
Nell'abside si conserva una tela di Nicola Monti raffigurante la "Conversione di San Paolo”. Un tempo era ospitato anche un grande trittico di Cola dell'Amatrice, visibile oggi nella sala IX della Pinocoteca Vaticana.
Nella colleggiata è presente una pregiata raccolta di reliquari, tra cui quello della Santa Croce, e una splendida croce stazionaria del 1513.
Il SS. Crocifisso di Force (in legno policromo e recentemente restaurato) è l'opera più importante presente in paese e fu commissionato dai monaci farfensi. Originariamente era conservato nel convento di San Salvatore, ma fu poi trasferito (nel 1607) in questa chiesa e sistemato sull'altare maggiore dedicato a San Giovanni Battista.

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