login
cerca
Visualizza sulla mappa

Nasce nel piccolo borgo di Cellino Attanasio nel marzo del 1886. Dopo aver studiato a Teramo si laurea all'Università La Sapienza di Roma in Lettere e Filosofia; per perfezionare i suoi studi si trasferisce a Camerino, dove frequenta la facoltà di Giurisprudenza e dopo circa una anno si sposta a Bologna dove consegue la sua seconda laurea in Legge, nell'aprile del 1921. Torna nella sua regione d'origine e si stabilisce a Chieti nel 1922, dove diventa uno dei più stimati avvocati della città. Ma il Marcellusi, personalità poliedrica, non solo fu un uomo di legge, ma anche un appassionato alle arti in genere e già nel 1920 pubblicò la tragedia "Nedeida", che venne musicata da Francesco Marcacci, direttore d'orchestra anche lui originario di un paese del teramano, Montorio al Vomano; l'opera venne rappresentata al Teatro Adriano in Roma, nel luglio del 1921. Influenzato per quel che concerne la sua vena di poeta dalla corrente "crepuscolare" del romano Sergio Corazzini, Vincenzo divenne amico di Guido Gozzano, celebre artista romantico/decadentista. Collaborò con la rivista "La Via Letteraria", specializzandosi nelle liriche dei simbolisti principalmente francesi, che erano una sua grande passione, come Giovanni Pascoli e il suo conterraneo Gabriele D'Annunzio. Nel 1942 esce la sua maggiore opera, "I Poemi Occidentali", raccolta dei suoi versi più significativi. Si spegne a Chieti nell'agosto del 1962. Recentemente Cellino Attanasio, il suo paese natale, gli ha dedicato la sua strada principale.

Se vuoi condividere questa scheda sui social, puoi utilizzare uno dei pulsanti qui sotto: