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Un nobile di Montefiore, il dott. Maurizio Maurizi, essendo senza eredi, lasciò ogni suo avere al comune con l'obbligo di erigere un monastero. Quando morì, nel 1653, il lascito ammontava a oltre quattromila scudi e ad un suo palazzo vicino al quale era edificata la piccola chiesa di Santa Maria che venne donata alle monache e di cui fu cambiato il titolo in SS. Corpus Domini. Il monastero si sviluppò enormemente, ma con la conquista napoleonica nel 1796 fu chiuso. Riaperto solo nel 1816, si iniziò la costruzione dell'attuale complesso, ultimato nel 1846. Si compone di un'unica navata di chiara impronta Neoclassica sul cui fondo vi è raffigurata un' "Ultima Cena". Sull' altare maggiore campeggia un tabernacolo ligneo intagliato e dorato. La chiesa è inoltre abbellita da due altari dorati laterali: uno dedicato alla Madonna del Rosario e l'altro a Sant'Anna. Di pregevole fattura anche un organo a canne di fabbricazione ottocentesca.

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