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Tradizionale festa della contrada di Santa Maria della Valle di Castignano.
Si svolge intorno alla chiesetta omonima, nel primo fine settimana a seguito della Pasqua. Ancora molto sentita dalla popolazione, sebbene oggi si svolga con dimensioni più ridotte rispetto al passato e con un programma d'intrattenimento molto più variegato. Nonostante le alterne fortune, è tra le più longeve del territorio, animando per breve tempo sia la frazione che la chiesetta.
Ha una sua ritualità ben definita che si ripete nel corso degli anni. Si inizia il sabato sera con la "Catubba", ossia la sola sessione ritmica del complesso bandistico locale, udibile anche in altre festività, tra tutte gli Moccoli. Questa eseguendo le sue marce richiama la popolazione alla festa. Dopo le funzioni religiose, come da tradizione si accendono alcuni grandi falò intorno alla chiesa, mentre nel più ampio piazzale del vicino consorzio agrario, si apre il rinfresco offerto dalla comunità. Per rispetto delle usanze, vengono servite: la "Pizza col cacio", la "Pizza dolce" e le uova sode, con quest'ultime si dà il via al gioco della "Scuccetta". Due avversari si fronteggiano ognuno con il suo uovp, tentando di rompere il guscio di quello avversario, sbattendoli l'uno contro l'altro. Vince ovviamente chi riesce a far rimanere illeso il suo uovo dopo vari scontri.
Il giorno dopo, domenica, si inizia la giornata con le celebrazioni religiose, accompagnate caratteristici botti che un tempo scandivano la tradizionale processione, oggi scomparsa e ridotta alla sola Santa Messa ed alla benedizione del pane. A seguito ricomincia il rinfresco, con altre sessioni di "Scuccetta", in attesa del pranzo a base di fagioli con le cotiche. Il pomeriggio è solitamente allietato dalla musica e dalla sfilata del corpo bandistico, seguito dalle ultime funzioni religiose. Da qui la festa inizia a scemare fino a concludersi nella serata.

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