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Sicuramente edificata nei primi decenni del 1300, la chiesa è in stile romanico. La denominazione in Viminatu, assegnata nel XVI secolo, deriva dal fatto che sorgeva su un campo di vimini. Il luogo di culto, oltre ad avere un importanza di fede e spiritualità, aveva anche un carattere difensivo all'interno del centro abitato, come dimostrato dall'abside con parete a bastioni e dal campanile sicuramente utilizzato come torre di avvistamento. Nel quattrocento fu ricostruito il portale a due archi le cui porzioni corrispondono alla navata sinistra e alla base della torre campanaria. L' interno è a tre navate suddivise da tre arcate che conservano dei preziosi affreschi come la “Natività” e l'“Adorazione dei Magi” ad opera di Fra' Marino Angeli, datate 1459. Sempre del monaco Farfense è la decorazione della cappella della Santa Croce. All'illustre concittadino Giacomo Bonfini, vengono attribuiti i notevoli affreschi staccati raffiguranti la “Madonna della Misericordia S.Caterina d' Alessandria e i santi Rocco, Ludovico da Tolosa e Giacomo de Compostela”. Nelle navate laterali, sempre del Bonfini, vi sono le figure di S.Giuseppe, Santa Lucia , San Rocco e San Vincenzo Ferreri. Notevole il valore di un tabernacolo ligneo scolpito dall'intagliatore Desiderio Bonfini nel 1616. A Martino Bonfini, altro membro di questa prestigiosa famiglia di Patrignone, sono invece attribuite due tele, una con il tema della “Madonna con Bambino tra i santi Gerolamo e Francesco” e l' altra con “San Arcangelo”. Nel presbitero vi è anche un quadro della “Madonna del Rosario con i quindici Misteri” del 1577, di Francesco Agnelli (altro artista di Patrignone). Da segnalare è anche una terracotta policroma di arte nordica del XV sec. raffigurante una “Pietà”.

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