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Nacque nella cittadina ripana nel gennaio del 1810, cresciuto in una famiglia nobile con una profonda tradizione musicale, anche i suoi fratelli Filippo e Lorenzo suonavano violino e violoncello.
Vincenzo come molti artisti del suo tempo fece parte dell'Accademia Truentina di Ascoli e tra il 1830 ed il 1832 si esibì con un quartetto d'archi in vari teatri del Piceno insieme a suo fratello Filippo ed ai fratelli Guglielmo ed Emidio Neroni, sempre nel 1832 lo troviamo come "Concertino" nel" L'Assedio di Corinto" di G.Rossini ad Ascoli, stesso ruolo che ricoprì nel 1833 ne "Lo Straniero" di V.Bellini.
Trasferitosi a Nizza nel 1839 ebbe l'onore di conoscere il grande violinista Niccolò Paganini, nel 1840 si reca a Corfù come Direttore d'orchestra, mentre viene nominato socio onorario dell'Accademia di Santa Cecilia a Roma, in seguito diresse molte opere sia nelle Marche che nel vicino Abruzzo. Nel 1859 fu nominato Maestro di violino ad Ascoli con l'appoggio di Nicola Lazzari, suo amico ed estimatore, trasferendosi nel capoluogo piceno, nel 1868 diresse l'opera di G. Verdi "Un Ballo in Maschera" in occasione dell'inaugurazione del Teatro Comunale di Teramo ottenendo uno straordinario successo.
Vincenzo divenne anche un grande amico del celeberrimo compositore Giuseppe Verdi che in segno di amicizia gli regalò una sua bacchetta, un gustoso aneddoto rivela che durante una rappresentazione a Pesaro di una sua opera, il compositore si complimentò con Boccabianca per un "assolo" di violino, ma si lamentò per il suono dello strumento non ritenuto all'altezza, vi era tra il pubblico il liutaio originario di Fermo, Andrea Postacchini che udite le rimostranze donò uno strumento di valore a Vincenzo, da quel giorno divenne elesse a suo violino preferito.
Ritiratosi a Ripatransone si spense nel marzo del 1878.

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