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La chiesa parrocchiale del borgo di Cellino Attanasio è intitolata a Santa Maria la "Nova". Le prime notizie riguardanti questo sito sacro, dove era già in loco una Arcipretura, si hanno attorno al 1330. Probabilmente si può supporre che l'iniziale struttura architettonica comprendesse ben cinque navate, ridotte prima a tre, ed infine a due, nei lavori di ristrutturazione del 1826.
Nel prospetto esterno spicca il suggestivo portale in pietra datato 1424 opera dell'artista Matteo De Caprio, di stile chiaramente gotico come l'intera struttura.
La facciata delimitata in sommità da una copertura a spioventi e ai lati da due paraste, precedentemente era rifinita ad intonaco, recentemente restaurata è tornata al suo originario splendore con la muratura a vista di pietrame. Ai lati, incastonate sulla facciata sono state posizionate due lapidi di marmo con l'iscrizione dell'anno domini 1424 in numeri romani e il nome del suo autore, ovvero il De Caprio proveniente da Napoli, in quella posta a sinistra, mentre in quella di destra vi sono attestati i nominativi dei benefattori di questo splendido esempio di arte tardo gotica dell'Italia centro-meridionale. Nella lunetta posta al di sopra del portale, composta da 44 formelle in ceramica, vi è la figura dell'Annunciazione sormontata dallo stemma della potente famiglia degli Acquaviva. Nella parte superiore della facciata, campeggia una finestra circolare con rosone adornato da otto colonnine.
Risalta all'occhio la torre campanaria, appoggiata alla parete posteriore, che termina a guglia con un orologio. La sua primaria funzione è precedente alla chiesa, in origine era sicuramente una parte delle fortificazioni a difesa del castello medioevale.
All'interno, nella navata di destra, più stretta, restano addossate alla parete quattro colonne di ampio diametro su cui sono conservati dei frammenti di affreschi risalenti al periodo tra la seconda parte del Trecento e la prima del secolo successivo.
Nella zona del presbiterio ovvero quella più antica, vi è un altare ligneo di stile baroccheggiante.
In fondo alla navata centrale è collocato un altro prezioso altare tabernacolo scolpito nel legno risalente al 1583. Presente anche un busto ligneo dove è conservata una reliquia del santo patrono del borgo Attanasio, mentre dietro l'altare maggiore si trova il monumento funebre del 1496 di Giovanni Battista Acquaviva d'Aragona. 

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