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Conosciuta anche con il nome di Madonna delle Grazie, è una ricostruzione settecentesca di una chiesa del quale si hanno solo scarse notizie. Sicuramente in precedenza esisteva un oratorio, che nel 1596 si trovava in pessime condizioni e il Cardinale Berneri, Vescovo di Fermo, ne ordinava: la riedificazione, la creazione di un nuovo fonte battesimale e di intitolarla come la precedente. Viene ancora ricostruita o ampliata nel XVIII secolo, come si legge sull'architrave, ha inoltre subito vari interventi conservativi fino al secondo dopoguerra, quando è stata abbandonata insieme a gran parte dell'abitato di Cornaloni.
Si trova al centro di quest'ultimo, lungo l'antica strada che lo percorreva per tutta la sua lunghezza, congiungendolo alle altre frazioni del comprensorio di Propezzano di Montegallo. Composta in blocchi di arenaria locale, intervallati talvolta da file di conci piatti, ha il perimetro rettangolare ed il retro della struttura si alza a compensare il declivio, che scende fino alla strada asfaltata. La facciata, come il resto dell'opera, si presenta piuttosto semplice, il portale mostra un grande architrave sormontato da una cornice. C'è inciso in latino: "Beata Vergine Maria concepita dalla progenie di David", disposta su due righe di cui il "David" risulta su quella inferiore, spezzando la data 1757. Sopra, si trova una piccola edicola con i due volti del sole e della luna, inframezzati da una decorazione forse di natura vegetale. Nella nicchia chiusa da una fila di mattoni si rilevano tracce di affreschi, ormai degradati, stessa cosa sulla faccia interna dell'arco. Un altro piccolo cornicione corre nella parte superiore, mentre dalla cuspide del tetto si alza il piccolo campanile a vela, con lo spazio per una sola campana. Ai lati del portale si aprono due finestre rettangolari di buona fattura, un'altra coppia si trova sulla parete posteriore, una di quelle in facciata mostra tracce di iscrizioni consunte. Non è possibile analizzare l'interno in quanto chiusa da tempo, si spera che un giorno venga restaurata insieme al caratteristico borgo.

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