categorie
percorsi
storia
spiritualità
turismo
percorsi
famiglie nobili
aceti
alvitreti
alaleona
alarcon-mendoza
azzolino
baroncelli
benvignati
boccabianca
bonfini
bonaccorsi
brancadoro
brunforte
caffarelli
camponeschi
carafa
carfratelli
centini
ciucci
crescenzi
da massa
da montepassillo
da monteverde
da pagliara
dal monte
de medici
de sanctis
de sterlich
de angelis
delfico
della rocca
di agoto
ducato di atri
egidi
euffreducci
erioni
falconieri
farnese
flajani
gabrielli
gallo
galosi
gigliucci
giovannini
guiderocchi
guidi
luciani
malaspina
marcucci
martelleschi
masci
massei
melatino
merli
migliorati
miliani
montani
monti da santa vittoria
odoardi
onesti
orsini
paccaroni
pagani
panichi
parisani
peretti
pelagallo
piccinini
piccolomini
quattrocchi
raccamadoro
recchi
rosati
rozzi
sacconi
saladini
ser giacomi
serianni
sgariglia
soderini
tasselgardeschi - sinigardi
tibaldeschi
trasmondi
trevisani
vallorani
vinci
architettura
spiritualità
prodotti
Nato a Ripattoni (TE), nel 1804.
Avvocato e docente di giurisprudenza, insegnò all'Università di Napoli diritto civile tra il 1835 e il 1848.
Di orientamento democratico fu tra i primi ad aderire alla Giovine Italia.
Dopo la concessione della costituzione nel 1848, fu intendente della provincia di Salerno. Successivamente fu nominato, dal neonato governo costituzionale, Ministro di Grazia e Giustizia, carica che tenne solo per poche settimane e dalla quale si dimise perchè non riuscì a far passare i suoi progetti di riforma.
Dopo la restaurazione borbonica si trasferì a Roma per supportare la causa della Repubblica Romana entrando a far del Comitato Esecutivo della nascente Repubblica, contribuendo alla stesura della Costituzione.
Negli ultimi giorni dell'assedio francese nel 1849, fu eletto nel Secondo Triumvirato, ma la caduta del sogno repubblicano in Roma lo costrinsero a recarsi come esule a Londra.
Nonostante la sconfitta non rinunciò mai all'impegno patriottico, tanto che continuò a supportare il Comitato Nazionale Italiano di Giuseppe Mazzini.
Si spostò a Parigi nel 1851 aderendo ed aderì al “murattismo”, ma, risultato questo movimento privo di prospettive, tornò a Napoli e si orientò a favore del programma cavouriano.
Nel 1860, dopo l' unità d'Italia, fu nominato Presidente della Corte di Cassazione e ottene una cattedra universitaria.
Morì a Torino nel gennaio del 1862.
Siti Amici
Se vuoi condividere questa scheda sui social, puoi utilizzare uno dei pulsanti qui sotto: