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Chiamata anche Arco Gotico è tra le più antiche porte della cittadina, sicuramente quella meno rimaneggiata negli anni. Si apre nella parte più antica di Acquaviva, chiamato per questo Terra Vecchia, che costituiva l'intero paese prima della grande espansione dell'abitato ad opera dei fermani nel 1486.
La porta è raggiungibile salendo una lunga scalinata che corre parallela alla cinta muraria meridionale, il forte dislivello un tempo serviva come espediente difensivo poiché sfiancava la carica degli assalitori. Si arriva quindi al cospetto del grande arco d'ingresso, fregiato da una cornice di formelle in cotto con motivi naturali, contornata da una ulteriore cornice a torciglione che la rendono piuttosto elegante per essere una fortificazione di un piccolo castello. Tra i beccatelli si può notare un mattone con la data del 1484 e la scritta T.S.M. che indica le iniziali del Maestro che realizzò il manufatto o più verosimilmente una ristrutturazione dell'ingresso, è infatti probabile che un tempo la torre che conteneva la porta fosse più elevata. All'interno si notano ancora le sedi di scorrimento della saracinesca che sbarrava l'accesso, la presunta grandezza della cancellata ha fatto supporre appunto una maggiore altezza dell'opera che, nella misura attuale, avrebbe avuto difficoltà a contenere la grande inferriata. Sempre nella parte interna si può notare la volta cuspidata che copre l'ambiente e sulla parete dirimpetto all'arco di ingresso l'apertura di una piccola finestrella. L'uscita verso le vie interne di Acquaviva è sempre di fattezze gotiche, si apre a destra della porta al fine di aumentare le capacità difensive della fortificazione, costringendo gli assalitori ad una brusca svolta.
Salendo la lunga scalinata ricordiamo di non trascurare la bella veduta delle colline limitrofe che si accalcano verso il mare.

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