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S'innalza solitaria al centro di Nocella, affacciata sulla piazza principale e da secoli caratterizza il paesaggio e la frazione di Campli.
Eretta nel 1394 dal nobile teramano Roberto IV Melatino allo scopo di difendere Nocella, e quindi Campli, sul lato che guarda sulla piazza è ancora possibile osservarne lo stemma.
Perde i suoi caratteri militari quando venne trasformata in campanile, a seguito della scomparsa della collegiata di San Mariano, dove si ufficiava fino al 1814.
La torre è interessante dal punto di vista ingegneristico poichè sfrutta la diversa resistenza dei materiali migliorandone la stabilità. Questa tecnica, chiamata muro "listato", era già in uso all'epoca dei romani.
A partire dalla base, le mura sono divise in file di pietre, chiamate "cinture", composte da conci di arenaria squadrati e da mattoni. Le cinture, mano a mano che si elevano in altezza, si riducono di spessore, mentre per gli angoli i costruttori utilizzarono pietre calcaree; questo mix di elementi conferiva una migliore ripartizione dei pesi e stabilità alla torre. L'ultimo piano invece è costruito in sola arenaria.
Cornici ornamentali in arenaria scandiscono i piani: in cima si apre la cella campanaria dove, sia le monofore che le bifore romaniche, si aprono all'esterno. Sono visibili le piccole aperture sui muri dove venivano collocate opere sospese in legno che fungevano da passerelle, e bertesche.
È presente, nella facciata meridionale, anche un orologio pubblico.
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