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Nata a Servigliano Vecchia da una famiglia agiata, il padre era un militare con il ruolo di capitano.
Venne battezzata lo stesso giorno in cui venne al mondo, il 23 di gennaio 1640, da suo zio Don Andrea Jallei, fratello della madre Maria, pievano della parrocchia di San Marco, la più importante del paese. Già in tenera età la giovane fanciulla spicca per sobrietà di costumi e devozione religiosa, diventando in seguito un punto di riferimento per molte sue coetanee. Anche grazie a suo zio materno Angela viene istruita all'osservanza della Fede, ed alla passione per la Vergine Maria. Dodicenne riceve la Prima Comunione, ormai votata al Signore mantiene una costanza di avvicinarsi al Santissimo Sacramento due giorni alla settimana. Quattordicenne manifesta ai suoi genitori la volontà di entrare in convento, ma riceve una risposta negativa. Mantenne però un atteggiamento fermo tanto che fu accontentata poco tempo dopo. Entrò nel Convento delle Clarisse di Monte Santo nei pressi di Potenza Picena, nel maceratese, in questo luogo trascorrerà tutta la sua esistenza. Ricevette le stimmate in varie parti del suo corpo, mani, piedi e nel costato. Si spense in odore di santità nel novembre del 1763.

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