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La chiesa di Santa Maria in Marnacchia, la cui origine viene fatta risalire al XIII secolo, svetta su di una piccola collina.
Le prime fonti che la riguardano sono datate 1267; vi si attesta che i privilegi e gli oneri attribuiti alla chiesa erano a carico dei signori di Monte Passillo, una nobile famiglia originaria di Comunanza. Inizialmente apparteneva all'Abbazia dei Santi Vitale e Ruffino, mentre dai carteggi delle visite pastorali del 1573 appare come parrocchia già autonoma.
Restaurato negli ultimi anni, il luogo sacro si presenta all'occhio del visitatore con il suo aspetto austero e lineare, interamente costruito con le pietre di arenaria; sulla facciata principale vi è un portale sormontato da una finestra e su una targa vi è un'incisione della denominazione dell'antico borgo di "Villa Mornacchia". La chiesa è sormontata da un campanile a vela con due campane; l'interno è ad unica navata e presenta un piccolo altare con sopra una nicchia contenente la statua della Vergine.
Sul lato posto ad occidente, negli anni cinquanta del Novecento, è stato costruito un corpo architettonico più basso, collegato alla sacrestia con una porta interna.

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