La semplice struttura in travertino, dalla quale svetta il severo campanile, è accomunabile a quelle chiese-fortezza tipiche del piceno, che fungevano sia da centro religioso sia da difesa del territorio.
Il portale sulla facciata introduce in un interno diviso in due ambienti scanditi da un grande arco che seziona il corpo centrale dal presbiterio sormontato da volte a crociera.
L'abside presenta delle feritoie, a ricordare la doppia funzione dell'edificio.
La torre campanaria, che fungeva da vera e propria rocca, era accessibile tramite una piccola porta ancora visibile aperta nel secondo piano, ornato con delle bifore.
La chiesa custodiva un trittico dell'Alemanno, una delle sue ultime opere, un dipinto su tavola raffigurante la Madonna con bambino tra Sant'Antonio e Santa Rufina, oggi trasferito al Museo Nazionale d'Abruzzo a L'Aquila.
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