La solida e imponente chiesa della Collegiata-Santuario di Santa Vittoria, fu edificata in stile neoclassico, con un impianto a tre navate a croce latina.
I lavori iniziarono nel 1783 e terminarono dieci anni dopo. Il progetto venne commissionato all'architetto comasco Pietro Augustoni, mentre la direzione dei lavori fu di Domenico Fontana, che realizzò anche gli altorilievi e gran parte degli stucchi.
L'interno conserva numerose tele come la "Predicazione di San Giovanni Battista", datata 1612, del celebre pittore Sebastiano Ghezzi, originario di Comunanza, e un'altra tela della "Madonna del Rosario con i santi Caterina e Domenico", firmata dall'artista fermano Alessandro Ricci e risalente alla seconda parte del Settecento. Una figura di "San Francesco che riceve la Stimmate", di Giuseppe Bastiani, è del 1594.
Presente anche un coro ligneo del 1793 realizzato da Domenico Brunetti, ed un organo, sempre di tardo XVIII secolo, di Sebastiano Vici da Montecarotto.
Nella sagrestia sono conservate molte opere ed oggetti di pregio di arte orafa e sacra; spicca su tutte una croce stazionale in lamina d'argento sbalzato, di scuola senese e risalente al XIV secolo. Pregevoli sono anche una croce astile in rame dorato, sicuramente di arte marchigiana del XV sec., e un Reliquiario della Sacra Spina, anch'esso di argento ed ottone dorato sbalzato, sempre opera di maestranze marchigiane e risalente al tardo quattrocento.
Nella cripta è conservato il sarcofago in pietra di travertino di Santa Vittoria, pregevole scultura datata XV secolo di probabile mano toscana, istoriato da teste di angeli, mentre il “coperchio” propone sui lati il Martirio della santa.
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