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La frazione di Marino del Tronto si fregia di aver dato i natali al grande architetto ed ingegnere Vincenzo Piliotti, il 12 marzo del 1887.
La sua famiglia era di nobile stirpe, originaria del vicino Abruzzo.
Già all'età di nove anni entrò nel collegio di Grottammare e, viste le sue palesi doti, fu spronato allo studio del disegno.
Negli anni a seguire proseguì negli studi scolastici prima a Spello, in Umbria, quindi a Roma, presso l'Istituto di Belle Arti, ed infine a Firenze, dove iniziò gli studi presso l'Accademia.
Iniziò a partecipare a numerosi concorsi per le cattedre di Architettura di Modena, Parma e Perugia, ma pur vincendo le selezioni, per una scelta personale preferì rimane ad Ascoli.
La sua carriera di architetto lo portò a presentare numerosi progetti anche in ambito internazionale, come il palazzo legislativo di Montevideo in Uruguay. In Italia progettò la Biblioteca Nazionale di Firenze, il palazzo del comune a Rieti, l'ossario al Verano di Roma, ed anche di edifici scolastici in Lombardia ed in Umbria. In Ascoli firmò il cinema Olimpia e i palazzi Nardi e Tarlazzi, e nel vicino Abruzzo, a Pescara e Teramo, realizzò gran parte degli edifici pubblici come il palazzo del governo e quello comunale.
Continuò la sua instancabile opera con rilevanti progetti come quello dell'Aula Magna alla Normale di Pisa, il palazzo di Giustizia a Novara e quello comunale a Pesaro.
Divenne amico di molti artisti, come il suo conterraneo Adolfo De Carolis, del grande compositore e direttore Pietro Mascagni, e di uno dei massimi operisti di tutti i tempi Giacomo Puccini, che gli commissionò due prestigiosi lavori: il villino Puccini e il suo monumento funebre a Torre del Lago, in provincia di Lucca.
Divenne, per i suoi grandi meriti Cavaliere, Commendatore e Grande Ufficiale della corona d'Italia.
Si spense ad Ascoli nel 1956.

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