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Si incontra lungo la strada che porta dalla frazione di Belvedere fino al comune di Cortino, attraversando il Tordino e passando anche per la frazione di Fiume.
Nasce durante il medioevo a poca distanza dalla Rocca di Forcia, oggi scomparsa, all'epoca l'area era feudo del Vescovo di Teramo, nel territorio sottoposto alla Rocca di Santa Maria, situata sopra la frazione di Riano. Il potere temporale e spirituale era in mano all'alto prelato, ma la popolazione faceva riferimento alla pieve di San Lorenzo in Festeniano, dove veniva esercitato il potere, come si nota nei registri delle tasse relativi alle chiese, compilato sul finire del XIII secolo.
Da questi documenti si deduce la grande povertà dell'area, confermata dalle basse tassazioni, che probabilmente saranno tra le cause del fenomeno del brigantaggio, che in questo territorio avrà una rilevanza storica a livello nazionale.
Esploderà con violenza durante il XVI secolo, quando la parrocchia di Canili aveva sotto di se chiese e villaggi: Martese, Tavolero, Colle e l'antica San Lorenzo di Fustagnano; a poca distanza si trovava Castiglione, paese dove nacque il famoso brigante Marco Sciarra.
Durante le incursioni armate delle milizie per contenere il fenomeno del brigantaggio, venivano spesso incendiati e distrutti interi villaggi rei di collaborare con i fuorilegge. Così accadde per il vicino centro di Forcia, che non venne più ricostruito; gli abitanti spostarono la loro residenza a Martese ed a Canili.
Nel 1668, durante la dura repressione dello Zunica, vengono incendiate per rappresaglia contro i malviventi le case del paese ad eccezione della chiesa, le rovine saranno poi pattugliate per non permettere agli abitanti di tornare a ricostruire le loro abitazioni.
La creazione della Repubblica Partenopea nel 1799, affiliata agli ideali rivoluzionari francesi, porta un rinnovamento nell'amministrazione territoriale. I villaggi dell'Università di Rocca Santa Maria, compresi nel feudo vescovile dello Stato di Bisegno, vengono accorpati al Cantone di Teramo, nel Dipartimento del Pescara.
Nella successiva occupazione napoleonica, iniziata nel 1806, vede l'abolizione della feudalità e quindi la decadenza del potere vescovile, inoltre viene ricostituito il repubblicano Cantone di Teramo.
Dopo alcune riforme, nel 1813 il territorio passa al Circondario di Valle Castellana rimanendovi fino all'Unità d'Italia, quando diventa parte della nuova provincia di Teramo.
Nel 1875 diventa per regio decreto, capoluogo del comune postunitario di Rocca Santa Maria, sostituendosi probabilmente a Riano, sede dell'Università dopo la decadenza della rocca.
Rimane a capo del municipio fino al 1890, quando la sede comunale viene ancora spostata nella vicina Martese; trasferita poi nel 1907 nella più comoda frazione di Imposte, dove si trova ancora oggi. Lesionata dai terremoti iniziati nel 2016, oggi attende interventi di restauro per salvaguardare parte delle abitazioni storiche.
Lo si raggiunge dall'incrocio nei pressi della frazione di Belvedere, scendendo lungo la strada che attraversa i boschi ed i pochi campi coltivati del territorio.
Si è accolti dalla fonte pubblica che si affaccia sulla strada, più in là due abitazioni affiancano la via che si addentra nel cuore del borgo. L'edificio sulla sinistra mostra alcuni segni di un passato più splendente, gli altri sono stati ristrutturati in modo non troppo adatto all'urbanistica del luogo, oppure lasciati a se stessi e ridotti a rudere.
La maggioranza di queste si dispone ai lati della strada che attraversa l'abitato, arrivando fino alla chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta. Percorrendo la via, ci si imbatte nel palazzo dei Referza con architravi lavorati e la colombaia, davanti vi è un altro palazzo datato XIX secolo, confinante con un altro edificio con una finestra lavorata e datata XVII secolo.
Davanti si apre una piccola piazzetta mentre più avanti gli edifici si fanno più moderni, attraversando un passaggio coperto ci si ritrova in vista della chiesa parrocchiale, distesa sopra una piccola altura verdeggiante, affiancata dalla strada che continua verso le ampie campagne.

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