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Sopra le bianche pareti rocciose del Colle San Marco, che trae il nome dall'eremo che nel medioevo fu edificato nel cuore di questa rupe, si staglia il pianoro omonimo, nota meta turistica dell'ascolano. Distante pochi minuti dalla città picena, dal quale è facilmente visibile, si colloca sulle alture a sud est del centro cittadino e si è negli anni guadagnato una discreta fama come meta turistica, grazie alla bellezza dei suoi boschi e alle numerose infrastrutture per l'accoglienza. Fu frequentato appunto fin dall'alto medioevo da diversi gruppi di monaci che, oltre al sopra citato eremo, fondarono altre piccole comunità sparse in tutta la montagna dei Fiori e nel XIII secolo si diedero alla regola benedettina. I boschi circostanti diedero rifugio durante la seconda guerra mondiale a numerosi partigiani e fu scenario di alcuni tragici episodi della resistenza ascolana. Nel 1943 il gruppo partigiano che si rifugiava tra questi boschi stava contrastando le truppe tedesche con opere di guerriglia e con sabotaggi, come la distruzione del ponte di Castel Trosino, che impedì alle truppe dell'asse di risalire lungo il Castellano. La reazione degli occupanti non si fece attendere, attaccando il colle da varie direzione allo scopo di stanare i partigiani che, nonostante l'eroica resistenza, furono costretti alla fuga. Un monumento inaugurato nel 1965 da Aldo Moro, presidente del consiglio dell'epoca, ricorda le gesta e commemora le vittime di questa atroce battaglia. Oggi riecheggia solo il ricordo dei terribili tempi della guerra, difatti il pianoro si è trasformato negli anni in una ridente località votata al turismo, a partire dalle numerose presenze ascolane che qui vengono per distrarsi dalla vita cittadina. Sono sorte nel dopoguerra diverse strutture ricettive come hotel, ristoranti e case vacanze, nonché parchi ed impianti sportivi; anche i privati lo hanno eletto come posto ideale per costruirvi la casa delle vacanze soprattutto nell'area occidentale del colle. Ogni 25 aprile, festa di liberazione, il pianoro si anima per i festeggiamenti che tradizionalmente ricordano le gesta della resistenza ascolana nel luogo che ne fu uno dei principali teatri, molti campeggiano già dalla notte prima attendendo i concerti e gli altri eventi che, insieme alla commemorazione dei caduti della guerra, scandiscono tutta la giornata. Anche per Ferragosto il pianoro si anima di numerose presenze, le panoramiche strade che lo raggiungono sono meta ambita di gruppi di ciclisti appassionati dei percorsi in salita mentre nei sentieri che da qui partono, escursionisti e mountain bike possono dare sfogo alla loro passione. Ricordiamo anche la sentita cronoscalata automobilistica dedicata a Paolino Teodori che da Colle San Marco parte per raggiungere dopo numerose curve, la sovrastante località di San Giacomo, gara che richiama un buon numero di appassionati. Inutile dire che data la sua posizione è ottima come punto panoramico sulla città e le vallate circostanti.

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