Dedicata alla venerazione della Santa di Alessandria d'Egitto, Caterina, la chiesa si trova nella frazione di Capodirigo.
L'edificazione viene fatta risalire al 1412. All'interno dell'edificio sacro i lavori furono eseguiti dai Mastri Jacobo Johannis e Antonio Zannis.
Nel XVI si legge in alcuni documenti della presenza di un'altare o di una cappella dedicata a San Sebastiano, protettore contro le pestilenze, verso la fine del secolo si registrano le attività della confraternita del Santissimo Crocefisso.
Vicino all'abside ci sono un altare ligneo e uno di travertino, sui quali vengono officiate le funzioni.
Sulla parete di fronte all'ingresso è presente un affresco con le figure della Madonna in piedi con in braccio il Bambino, due angeli in ginocchio ai lembi della sua veste, e i Santi Sebastiano e Rocco ai lati.
Da ammirare il suggestivo portale gotico in tufo che anticamente era colorato di bianco e che ha in bassorilievo iconografie molto interessanti come un Re con la sua corona che offre un cesto di pomi ad un arciere (che rappresenta la morte) pronto a scoccare il dardo. L'iscrizione in lingua latina pronunciata dal Re recita "O morte accetta oro e argento e donami la vita", e l'arciere risponde "Non accetto nè oro nè argento ma faccio ciò che è giusto". Tutta la scena è sormontata dalla raffigurazione della testa dell'Eterno con ai lati le Arpie, figure mitologiche di ascendenza ellenistica.
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