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Alla chiesa si arriva dalla strada che conduce a Montegallo. Dedicata ai Santi Ippolito e Cassiano, posta a dominare l'imbocco della gola del fiume Fluvione, risale al secolo XII ed è caratterizzata da una torre campanaria che spicca sul fronte dell'edificio. La torre è munita di feritoie e di un passaggio interno chiudibile che costituiva un avamposto di probabile difesa che, per eventuali emergenze, si trasformava in un luogo di rifugio per le popolazioni di Pedara. L'ambiente è di straordinaria suggestione: la chiesa, con una sacrestia che funge da abside, è costituita da pietra in arenaria che nel corso dei secoli ha subito vari cambiamenti a partire dal XVIII secolo, quando fu realizzata l'attuale decorazione interna e furono aperte le finestre ad arco ribassato. Degno di nota è il portale datato 1548 con l' immagine della "Madonna in Trono col Bambino benedicente". L'interno conserva un pregevole corpus di affreschi che coprono un arco cronologico tra il XII e il XIV secolo. Il primo è la raffigurazione del "Cristo benedicente” assiso su di un trono a forma di conchiglia, con ai lati due angeli reggi calici nell'atto di rendere grazie al Signore. Il Maestro di Pedara dona una forte personalità alle figure, grazie ad un'accurata caratterizzazione dei particolari e dei motivi decorativi. Sulle pareti si incontrano altri episodi significativi, come una Natività trecentesca, o una “Madonna con Bambino e un Angelo”. Si osserva ancora un affresco del XIV secolo attribuito al Maestro di Offida, effigiante una "Madonna in trono che allatta il bambino tra i santi Agostino e Caterina". Nella parete di destra, sempre la stessa mano affresca le figure dei Santi Antonio e Caterina. In fondo alla parete di sinistra un affresco votivo nasconde una particolare e mostruosa rappresentazione dell'Inferno, ambientata nella zona del Piceno.

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