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Palazzo Odoardi - De Scrilli

Maestoso edificio che si colloca nell'area dietro il duomo di Sant'Emidio, volge l'austera facciata rinascimentale su via Mercantini, mentre i retrostanti giardini si aprono su Corso Vittorio Emanuele, attraverso uno splendido portale barocco.
L'origine viene fatta risalire al XVI secolo, probabilmente su strutture del secolo precedente, su volontà della dinastia militare degli Odoardi che si arricchì grazie al mestiere delle armi. Nel 1611 venne eretta dal famoso Colonnello Odoardi, nel giardino del palazzo, una cappella dedicata a Sant'Odoardo, demolita durante la sistemazione urbanistica cittadina del XIX secolo.
Durante gli anni trenta, viene donato dalla provincia al Consiglio Provinciale dell'Economia, che lo trasforma aggiungendo la facciata sui giardini nel tipico stile razionalista italiano, in voga durante l'epoca fascista.
Le ultime ristrutturazioni sono avvenute negli anni '70 del XX secolo, mentre di recente sono stati sistemati i giardini dove si accede anche attraverso lo scenografico portale, attribuito al Giosafatti.
Questo monumento sontuoso faceva parte del ricco palazzo del Canonico Candido Malaspina, un tempo collocato in piazza Arringo, che venne demolito interamente salvandone solo l'ingresso con il portale e il sovrastante balconcino. Il corpo principale del palazzo vanta una lunga facciata che si alza su tre piani, con portali incorniciati dal bugnato e finestre ornate da mensole. Nel retro si affacciano le bicromie di cotto e travertino ed il portico con archi a tutto sesto del XX secolo, in stile razionalista.
Oggi è sede della Camera di Commercio di Ascoli Piceno.

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