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Francesco Cardi
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Francesco Cardi nasce ad Ascoli Piceno nel 1819. Suo padre era un importante editore della città. Dopo gli studi si trasferì a Roma, presso la scuola di disegno istituita dal Conte Orazio Centini Piccolomini. In seguito divenne uno dei più fidati collaboratori di Tommaso Minardi, artista di spicco in Italia nella prima parte del XIX secolo e membro dell' Accademia di San Luca in Roma. Nel soggiorno romano conobbe Alessandro Capalti, anche lui allievo del Minardi: cercò da questa collaborazione artistica di apprendere la tecnica della ritrattistica, conseguendo nel tempo dei risultati pregevoli. Acquisita un'ottima competenza formale e compositiva, il Cardi si misurò a Roma con la riproduzione di opere del Tiziano, del Veronese e di molti altri artisti, anche a Firenze, frequentando la Galleria degli Uffizi. Tornato ad Ascoli realizza i bozzetti delle vetrate per la chiesa di S.ta Tornata ed una tela, la "Morte di San Andrea Avellino". Per la stessa chiesa, Francesco portò a termine, grazie ad una generosa committenza, le copie di un "San Francesco che riceve la stimmate" sempre di Tiziano, e una " Visitazione al Tempio" di Ludovico Trasi, pittore originario di Ascoli. Nella sua città natale risulterà apprezzato anche per i suoi ritratti eseguiti per nobili, religiosi ed esponenti della borghesia, rilevando una fine sensibilità introspettiva. Uno dei suoi migliori lavori fu senza alcun dubbio una copia di Giovan Battista Gaulli, detto il Baciccio ,importante pittore seicentesco, della " Morte di San Francesco Saverio", definita dallo studioso Gabrielli un capolavoro di perfetta riproduzione. Lavoro eseguito nel 1859, poiché l'originale era stato trasferito in un'altra locazione già nel 1855.

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