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Armida Sgariglia
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Nata nel 1933 nella famiglia ascolana degli Sgariglia, figlia del Marchese Vasco Bruno che muore quando lei aveva sette anni. Lo zio Nicola si prende cura di lei diventando il suo tutore; dopo gli studi nella città picena, si trasferisce a Bologna dove è l'unica donna a frequentare la facoltà di Scienze Agrarie. Una volta laureata torna ad Ascoli e inizia ad amministrare le proprietà fondiarie della famiglia, è una delle prime imprenditrici del piceno e ammoderna i rapporti tra mezzadri e proprietari, migliorando la gestione economica dei fondi. Nel frattempo si interessa e studia le tradizioni contadine, e coltiva la sua passione per l'arte. Non disdegnava la vita mondana e nel secondo dopoguerra è solita partecipare agli eventi della Palazzina Azzurra di San Benedetto, frequentata anche da importanti personaggi dell'alta borghesia, soprattutto romana. Vi conosce il famoso urologo Antonio Cancrini che diventa suo marito, dopo il matrimonio si sposta prima a Perugia e poi a Roma. Si ritira in vecchiaia nella sua amata villa di Grottammare, nei pressi dello scomparso castello di Ischia, che aprirà in occasione delle "Giornate Fai", delle quali sarà una delle prime promotrici. Qui muore nel settembre del 2011.

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