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Giovanna Garzoni
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Nacque nel 1600 nella città ascolana da genitori che avevano origini veneziane: il padre Giacomo e la madre Elisabetta Gaia.
Venne introdotta alle arti pittoriche probabilmente da suo zio Pietro Gaia, pittore molto attivo nei primi decenni del XVII secolo.
Frequentando gli ambienti di Venezia ebbe modo di ricevere una prima formazione artistica sopratutto grazie all'opera di Jacopo Negretti detto Palma il Giovane, artista importante nell'Italia Settentrionale.
La prima fase della sua carriera la vide intenta a realizzare soggetti religiosi derivati da opere illustri e ritratti di personaggi di alto profilo.
Incominciò a prediligere forme artistiche come la miniaturistica: questa tecnica particolare, mirabilmente condotta ad esiti di incredibile finezza, emergerà con vigore nelle nature morte e nelle illustrazioni scientifiche che la resero celebre.
Si spostò a Napoli nel 1630 al servizio del duca di Alcalà, vicerè spagnolo.
Tra il 1632 , e il 1637 è a Torino alla corte del duca Vittorio Amedeo di Savoia. Molto richiesta dalle corti Italiane per il suo lavoro eccelso e molto qualificato, a Firenze è presente alla corte dei Medici con cui prolungherà la sua carriera fin quasi alla sua morte, che la colse a Roma nel febbraio del 1670.
All'interno della Pinacoteca di Ascoli vi è conservato un intenso ritratto di questa artista dipinto tra il 1680 e il 1690 da un altro grande pittore marchigiano: Giuseppe Ghezzi.

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