Il suo vero nome era Mariolino della Rocca. Personaggio storico vissuto tra la fine del Trecento e la prima parte del secolo successivo, Scaramuccia era un cavaliere di ventura al soldo di Antonio d'Acquaviva; le prime notizie che lo riguardano risalgono al 1415, quando libera per conto del Regno di Napoli i possedimenti di Civita Torrachiara, nel teramano, che erano caduti in mano a Obizzo da Carrara. Per questi servigi la regina Giovanna d'Angiò dona a Scaramuccia il castello, che amministra con accortezza e rigore. Nel 1419 ha una causa con un membro della famiglia Spinetoli, cui precedentemente aveva sottratto dei terreni agricoli, ma ottiene dal giudice una sentenza favorevole. Nel 1423 sempre per conto del Regno di Napoli combatte le truppe di Braccio da Montone per la difesa della città dell'Aquila, e nel giugno del 1424 milita agli ordini di Jacopo Caldora Gran Connestabile e Duca di Bari nella vittoriosa battaglia dell'Aquila, ponendo fine alle contese durate per un anno; Scaramuccia è al comando dell'Ottava squadra. Non si hanno notizie su di lui per circa sette anni: probabilmente aveva abbandonato il mestiere delle armi. Lo ritroviamo a Roma nel 1431, come Senatore nominato dal Pontefice Martino V. Negli anni successivi ricopre incarichi di rilevanza come il Podestà a Firenze, e a Bologna nel 1444, anche come Capitano della milizia cittadina; muore nel 1457.
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